Se credi che parlare di accessibilità e design inclusivo nello sviluppo di siti web e app sia una moda passeggera, oggi ti faremo cambiare idea! Si tratta di un vero e proprio trend in crescita già da diversi anni. Non a caso, nel nostro articolo sui trend UX e UI per il 2024, abbiamo inserito Design Thinking e progettazione di design inclusivi e accessibili tra le 7 tendenze più importanti.
Migliorare le interfacce e l’esperienza degli utenti è solo il primo passo per progettare design inclusivi. In questo articolo, parliamo di cosa significa rendere accessibile un sito o un’app, come farlo e perché.
I principi del design inclusivo: perché è importante
Ti abbiamo detto che creare design inclusivi è un trend nello sviluppo web già da alcuni anni. Ma non si tratta solo di seguire una moda. Fare design inclusivo significa progettare un sito web o un’applicazione accessibile al maggior numero possibile di persone, qualunque sia la loro età, il genere o le loro abilità.
Sai quante sono le persone con disabilità in Italia? Se non fai parte di questa fetta di popolazione o non conosci persone che ne fanno parte, probabilmente no. Secondo l’ISTAT, parliamo di oltre 3 milioni di persone. In particolare, il 18,6% della popolazione ha limitazioni della vista gravi o moderate e il 12,10% della popolazione sperimenta una diminuzione dell’udito. Stiamo parlando di persone che hanno necessità o voglia di comprare prodotti e servizi online come tutte le altre, possibili vendite perse se non si pensa a una progettazione web inclusiva e accessibile.
Il fulcro di tutto è l’empatia: pensare ai bisogni delle persone e progettare le “strade” migliori per permettere loro di soddisfarli. L’Inclusive Design mette le persone al centro della progettazione web, non il prodotto. Forse questa affermazione ti sembrerà contro-intuitiva e magari ti starai chiedendo se un tuo possibile cliente sarebbe contento di seguire questo approccio per il design del sito web o di un’applicazione che ti ha commissionato. Ma pensaci bene. Nella user experience, “mettere le persone al centro” significa creare ambienti virtuali – le user interface – più in linea con le esigenze delle persone: parliamo di trovare soluzioni di design che vadano bene per pubblici più ampi. In parole povere, più clienti per i tuoi clienti!
Cosa significa sito accessibile: design inclusivo applicato
Adesso ti starai chiedendo cosa significa rendere accessibile un sito o un’app. In soldoni, cosa dovresti fare? Partiamo subito da alcuni esempi pratici.
Pensa a delle persone con una disabilità visiva non grave. Probabilmente includeresti queste persone in un macro-target, quello delle persone ipovedenti. Eppure le persone ipovedenti hanno bisogni molto diversi: tra loro c’è chi ha bisogno di leggere meno testo possibile perché fa fatica a concentrarsi; chi invece ha bisogno di ingrandire i caratteri di un sito web perché non riesce a distinguerli. I casi più gravi riguardano poi le persone che non vedono affatto.
Per realizzare un’app o un sito inclusivo dovrai tenere conto di queste necessità fin dalla fase della progettazione. Ecco alcuni suggerimenti:
- Usa il markup HTML in modo appropriato per costruire una struttura corretta a livello semantico. Ad esempio, l’uso di elementi come <header>, <footer>, <nav> o <main> facilita la navigazione.
- Non dimenticare di inserire il testo alternativo nelle immagini, un testo descrittivo che aiuterà ipovedenti gravi e non vedenti a capire l’immagine. E se la tua app o il sito prevede l’inserimento di video, inserisci anche descrizioni audio o sottotitoli.
- Rendi ogni funzionalità dell’app o del sito accessibile tramite tastiera, in modo che le persone non vedenti possano navigare senza usare il mouse.
- Scegli delle combinazioni di colori ad alto contrasto, una soluzione che aiuta a migliorare la leggibilità del testo.
Pensa adesso a delle persone con una disabilità uditiva. Se il tuo sito o l’app include video o effetti sonori, dovrai pensare a delle soluzioni di design alternative per permettere a queste persone di fruire dei contenuti. Ad esempio:
- Sottotitoli e trascrizioni testuali.
- Feedback visivi come animazioni o cambi di colore.
- Vibrazioni al posto di suoni per indicare azioni o avvisi.
- Controlli accessibili da tastiera e compatibili con gli screen reader più diffusi, che usano la voce sintetizzata per guidare le persone non udenti e permettere loro di fruire dei contenuti online.
Questi sono solo alcuni esempi di cosa significa progettare un design inclusivo. E se ci pensi bene, si tratta di funzionalità utili per chiunque. Non ti è mai capitato di dimenticare le cuffie durante un lungo viaggio in treno? O magari stai controllando Instagram o Tik Tok mentre sei a lavoro e non puoi usare l’audio! Anche chi non ha problemi di udito, può fruire dei contenuti grazie ai sottotitoli in tantissime situazioni, molto diverse tra loro. Lo stesso avviene per chi magari non conosce bene una lingua e ha bisogno di leggere mentre ascolta per capire meglio. Un design inclusivo aiuta anche chi ha un braccio rotto o un’infiammazione che impedisce l’utilizzo del mouse o della tastiera. O le persone più grandi che magari fruiscono contenuti dal cellulare, ma devono regolare il contrasto e ingrandire il font per leggere meglio.
Progettare design inclusivi significa quindi:
- Prevedere situazioni di utilizzo diverse e anticipare soluzioni.
- Creare prodotti digitali fruibili da persone e non da macro-target.
- Migliorare la user experience di ogni persona che userà la nostra app o il nostro sito web.
App e siti web inclusivi e accessibili: come imparare UX e UI
L’empatia è alla base del design inclusivo e accessibile, lo abbiamo detto. Ma da sola l’empatia non basta! Per realizzare app e siti web che mettano davvero al centro le persone bisogna imparare a progettare User Experience e User Interface.
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