Quali sono i principali linguaggi di programmazione per un Web Developer?

18 Marzo 2021

Il programmatore web è davvero strategico in un’impresa perché si occupa principalmente della progettazione del sito, della programmazione effettiva delle funzionalità necessarie, dell’esecuzione di test e simulazioni e dell’assistenza o consulenza.
Quella del web developer è una delle figure professionali del settore IT maggiormente ricercate e assunte dalle aziende, ne abbiamo già parlato sul blog.

Per fare tutto ciò però deve essere esperto di linguaggi di programmazione web, cioè codici specifici pensati per la realizzazione e lo sviluppo di applicazioni web, accessibili e fruibili attraverso un network, (per esempio una intranet all’interno di un sistema informatico o attraverso la rete internet, ovvero in un’architettura di tipo client-server).

Quali sono dunque i principali codici di programmazione che il web developer deve assolutamente conoscere?

Prima di elencarli è opportuno fare una distinzione tra quelli in front end e quelli in back end perché i primi rappresentano la parte di un programma visibile all’utente con cui egli può interagire; i secondi invece, non visibili agli utenti, costituiscono ciò che consente l’effettivo funzionamento di queste interazioni. Non solo, devi sapere che dai linguaggi vengono creati anche i relativi framework, cioè quelle architetture logiche di supporto sulle quali un software può essere progettato e realizzato.

Linguaggi Front End: la parte visibile all’utente

JavaScript: è un linguaggio di scripting orientato agli oggetti e comunemente usato nei siti web perché permette di integrare le varie pagine con link, mappe e altri elementi che si aggiornano automaticamente.

A livello di framework JavaScript citiamo:

  • React: una sorta di libreria per la creazione di interfacce dell’utente, mantenuta da sviluppatori di Facebook e non solo e utilizzata come base nello sviluppo di applicazioni a pagina singola o mobile
  • Redux: architettura open source per la gestione dello stato dell’applicazione e per costruire interfacce utente
  • Angular JS: un framework sviluppato principalmente da Google per applicazioni web open source con l’obiettivo di affrontare le difficoltà e semplificare lo sviluppo di applicazioni su singola pagina.

In ambito front end menzioniamo anche i due principali formattatori di testo:

  • HTML (Hyper Text Mark-Up Language): linguaggio di mark-up usato per descrivere i documenti e i contenuti ipertestuali, cioè testuali e non, disponibili nel web
  • CSS (Cascading Style Sheets): linguaggio usato per definire la formattazione di documenti HTML, XHTML e XML, come i siti web e relative pagine.

Infine, chi non è esperto di codici e linguaggi web, può sempre ricorrere al CMS (Content Management System), un ambiente di sviluppo, un software che permette di creare siti internet, facilmente modificabili dalle persone. WordPress è il CMS più noto.

Linguaggi Back End: la parte non visibile all’utente

  • PHP (PHP Hypertext Processor): è il linguaggio di programmazione web più semplice e più utilizzato per lo sviluppo di siti che offre tantissimi framework a disposizione dello sviluppatore
  • JAVA: é un linguaggio di programmazione ad alto livello, orientato agli oggetti e tra i più richiesti nel mondo del lavoro. Viene utilizzato per tutto, specialmente per i progetti complessi, come le applicazioni Android e la creazione di software, ma non per creare un sito semplice come prototipo anche perché non offre un apprendimento facile e immediato
  • ASP(Active Server Pages) e ASP.NET: è un insieme di tecnologie di sviluppo di software per il web con le quali gli sviluppatori possono realizzare applicazioni e servizi web
  • Node.js: è una runtime open source di JavaScript, una multipiattaforma orientata agli eventi per l’esecuzione di codice JavaScript e per lo sviluppo di tecnologie real time, perché gestisce un numero enorme di connessioni simultanee con un consumo del server molto basso.
  • Python: è un linguaggio di programmazione ad alto livello, orientato agli oggetti e adatto, tra gli altri usi, a sviluppare applicazioni distribuite, scripting, computazione numerica e system testing. E’ facile da imparare e semplice da utilizzare, a tal punto da essere uno dei linguaggi consigliati per chi vuole apprendere, ma è poco richiesto nel mondo del lavoro.

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