Come costruire un piano editoriale social: regole e strumenti da conoscere

25 Ottobre 2021

Hai la passione per i social network e vuoi diventare un social media manager? Se questa è la tua ambizione professionale allora devi sapere che una delle attività tipiche di chi lavora con i canali social è saper creare un “ped” efficace. “Ped” è in gergo colloquiale l’abbreviazione di “piano editoriale”. Leggi questo articolo per conoscere ciò che serve.

Che cos’è un piano editoriale social?

Il primo passo fondamentale è proprio sapere che cos’è un piano editoriale. È un documento che viene creato dal social media manager per essere condiviso con il cliente o con i vertici della propria azienda per far sì che i propri canali social siano curati e offrano contenuti coerenti con il brand. L’obiettivo del ped è avere così una pianificazione e una programmazione di post in termini di argomenti e di tempi nel breve/medio termine, solitamente mensile. In questo modo il social media manager può lavorare in anticipo sugli elementi necessari per pubblicare sui social network.

Quali aspetti caratterizzano un ped?

Ogni piano editoriale non può prescindere da alcuni elementi fondamentali, tra cui:

  • strategia: un ped deve basarsi su uno schema che è stato studiato sulla base di analisi fatte in precedenza circa il target, il posizionamento, lo stile di comunicazione e i competitor;
  • condivisione con il cliente e approvazione: il piano deve essere condiviso con il cliente al fine di ricevere la sua approvazione. Ci possono essere diversi metodi, ma può bastare creare un documento accessibile per entrambe le parti in cui è possibile interagire per arrivare a definirne la struttura finale;
  • contenuti testuali e grafici: ogni post di un ped deve avere un visual (immagine) d’impatto accompagnato da un copy (testo) in grado di trasmettere qualcosa all’utente finale. Questi due elementi devono essere funzionali all’obiettivo del post studiato in strategia. Inoltre devono essere diversificati per il singolo social: Facebook, Instagram, Linkedin e TikTok (che non è un vero social ma una video platform) richiedono immagini di dimensioni differenti, testi diversi, ma medesimo stile (tone of voice), a seconda del canale.
  • rispetto delle regole e delle policy: è importante conoscere sia le regole tecniche (dimensioni immagini, lunghezza testi, ecc.) ma anche le regole su ciò che può essere postato e cosa invece è vietato dai social.
  • l’utilizzo di giusti strumenti: se lavori come social media manager hai bisogno di poter avere a disposizione gli strumenti ideali per fare tutto nel modo più efficace.

Quali programmi servono per programmare un piano editoriale?

Oggi esistono per fortuna strumenti gratuiti e a pagamento che aiutano i social media manager a rendere tutti i passaggi automatici. Tra questi ci sono:

  • Creator Studio: è un tool gratuito che Facebook mette a disposizione e che consente di programmare i post sia su Facebook che su Instagram definendo data e orario di pubblicazione e tipologia di post. Con questo strumento è possibile creare un post, caricare uno o più video, fare una storia, pubblicare il video su più pagine e altro ancora.
  • Hootsuite: è una piattaforma a pagamento che permette di programmare e pubblicare post, ma anche fare moderazione e analisi, sui principali social network:
  • Postpickr: è uno strumento gratuito che consente di gestire più pagine contemporaneamente di diversi clienti e su diversi social.
  • Google My Business: strumento gratuito per creare e pubblicare post per Google.

Queste sono le regole fondamentali che devi assolutamente conoscere per creare un piano editoriale efficace per i canali social.

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